Normalmente quando l’uomo non può accettare queste caratteristiche in se stesso, le attribuisce agli altri, e le progetta negli altri. È così che possiamo vedere riflessi i nostri propri difetti o limitazioni nelle attitudini negative che dimostriamo o progettiamo verso chi ci circonda. Quando i pregiudizi, e le critiche esagerate ci impidono relazionarci con i vicini di casa, i colleghi, con le altre razze, con gli stranieri, con gli altri paesi, si mette in evidenza l’ombra come se appartenerebbe ad una parte non integrata della psiche. Ma i gruppi, le famiglie, le organizzazzioni i differenti componenti di struttura sociale hanno la loro propria ombra.

Questa grande carica di negatività porta un immenso potenziale di energía psicológica che può arrivare ad invadere la coscienza avendo così dei risultati lamentabili per le relazioni umane. La capacità distruttiva dell’ombra è molto potente ed è responsabilità di ognuno lavorare su questo per unire la personalità totale e così trasformare questa stessa energía in creatività .

Quando ciò accade si ha una crescita della confidenza nelle nostre capacità reali e l’accettazione delle limitazioni che tutto essere umano possiede, allora si attiva il potenziale di sviluppo che non andava bene. È allora quando la creatività si fa viva in tutti i livelli di vita, non solo nell’arte.

Si ha detto che l’idea dell’ombra nella teoría di Jung potrebbe essere uguale al concetto dell’incosciente di Freud, mentre che il concetto energético della psiche di Yung, si relaziona con la possibilità di trasformazione di ciò che è distruttivo in costruttivo. Di ciò che è istintivo negativo in energía vitale.

Bibliografia: “L’Incontro con la propria ombra e l’Autostima”.